In particolare saranno valutati per l’ammissione a finanziamento i progetti di trasformazione digitale che ricadano all’interno delle seguenti tecnologie previste dal bando:
- a) robotica avanzata e collaborativa;
- b) interfaccia uomo-macchina;
- c) manifattura additiva e stampa 3D;
- d) prototipazione rapida;
- e) internet delle cose e delle macchine;
- f) cloud, HPC -High Performance Computing-, fog e quantum computing;
- g) soluzioni di cyber security e business continuity (es. CEI – Cyber Exposure Index-, vulnerabilità assessment, penetration testing etc);
- h) big data e analytics;
- i) intelligenza artificiale;
- j) blockchain;
- k) soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
- l) simulazione e sistemi cyberfisici;
- m) integrazione verticale e orizzontale
- n) soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
- o) soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
- p) sistemi di e-commerce;
- q) soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita;
- r) soluzioni tecnologiche per il negozio 4.0 e l’esercizio pubblico 4.0 (vetrina intelligente, sensori di presenza, analisi dei passanti, sistemi di prenotazione evoluta, servizi logistici di prossimità, big data, casse fiscali evolute).
Sono inoltre finanziati interventi per l’utilizzo di altre tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco e in particolare:
- a) sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
- b) sistemi fintech;
- c) sistemi EDI, electronic data interchange;
- d) geolocalizzazione;
- e) tecnologie per l’in-store customer experience;
- f) system integration applicata all’automazione dei processi;
- g) tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
- h) programmi di digital marketing;
- i) soluzioni tecnologiche per la transizione ecologica;
- j) connettività a banda Ultralarga;
- k) sistemi per lo smart working e il telelavoro.
I voucher per ogni azienda potranno avere valore massimo di 10.000 euro di cui il 70% massimo sarà concesso con un contributo a fondo perduto.
Alle imprese in possesso del rating di legalità verrà riconosciuta una premialità di euro 200,00 nel limite del 100% delle spese ammissibili e nel rispetto dei pertinenti massimali de minimis.
Sussistono dei pre-requisiti naturalmente che fanno riferimento alla regolarità contributiva e ai requisiti di moralità in capo ai titolari ed amministratori delle aziende che propongono a finanziamento il proprio progetto.
Una novità interessante è riferita ai soggetti fornitori dei servizi connessi al progetto di trasformazione digitale.
Infatti il bando prevede che l’impresa richiedente il finanziamento a fondo perduto dovrà avvalersi esclusivamente per i servizi di consulenza e formazione di uno o più fornitori tra i seguenti:
– Competence center e Digital Innovation Hub (voce Bando regionale) di cui al Piano nazionale Impresa 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri di ricerca e trasferimento tecnologico, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
– incubatori certificati di cui all’art.25 del D.L. 18 ottobre 2012, n.179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n.221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
– FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino i requisiti internazionali definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/);
– centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MISE) (https://www.unioncamere.gov.it/digitalizzazione-e-impresa40/certificazione-dei-centri-di-trasferimento-tecnologico-industria-40);
– start-up innovative di cui all’art.25 del D.L. 18 ottobre 2012, n.179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n.221 e s.m.i. e PMI innovative di cui all’art.4 del D.L. 24 gennaio 2015 n.3, convertito, con modificazioni, dalla L. 24 marzo 2015, n.33;
– Innovation Manager iscritti nell’elenco dei manager tenuto da Unioncamere (consultabile all’indirizzo web https://www.unioncamere.gov.it/digitalizzazione-e-impresa-40/elenco-deimanager-dellinnovazione);
– ulteriori fornitori che abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre attività per servizi di consulenza/formazione alle imprese nell’ambito delle tecnologie di cui all’art. 2, comma 2, Elenco 1 della parte generale del Bando. Il fornitore è tenuto, al riguardo, a produrre una autocertificazione attestante tale condizione da consegnare all’impresa beneficiaria prima della domanda di voucher.
Relativamente ai soli servizi di formazione, l’impresa potrà avvalersi anche di agenzie formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR, Istituti Tecnici Superiori.
Non sono invece richiesti requisiti specifici per i soli fornitori di beni e servizi strumentali e a titolo esemplificativo, sono ammessi tra questi i seguenti investimenti:
– connettività dedicata;
– licenze software;
– servizi erogati in modalità cloud computing e SaaS, comprese le spese di canone per massimo un’annualità e per gestione business in cloud in modalità software as a service (solo a titolo esemplificativo: servizi pacchetto Office 365, suite servizi Google Business, Autocad, Prezi, o prodotti analoghi);
– servizi di system integration applicativa;
– servizi per lo sviluppo di software e applicazioni digitali;
– dispositivi e servizi per la creazione e l’uso di ambienti tridimensionali;
– tecnologie e soluzioni digitali (macchinari 3d);
– sistemi e tecnologie per la produzione e la prototipazione in ambito industriale;
– dispositivi e servizi infrastrutturali;
– apparati orientati alla telematizzazione delle attività;
– acquisto e installazione VPN, VoiP, sistemi di Backup/ripristino dei dati Sicurezza di rete.
Il bando prevede le seguenti spese ammissibili:
- a) servizi di consulenza e/o formazione relativi a una o più tecnologie tra quelle previste all’art. 2, comma 2 del presente Bando. Tali spese sono ammesse complessivamente nel limite massimo del 30% dei costi ammissibili;
- b) acquisto di beni e servizi strumentali, materiali e immateriali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’acquisizione delle tecnologie abilitanti
Già in fase di presentazione della domanda dovranno essere indicati i fornitori, comprensivi dei dati anagrafici e fiscali presso cui l’azienda si è rivolta o si rivolgerà per la realizzazione del proprio progetto.
Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2022 fino al 1° luglio 2023, quindi anche retroattivamente rispetto alla pubblicazione del bando.
Per essere ammessi al contributo, le spese ammissibili ed effettivamente sostenute devono comunque essere pari o superiori all’importo minimo di € 2.500,00 e risultanti pagate almeno per il 70% del totale del valore.
Le richieste di voucher devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, attraverso lo sportello on line “Contributi alle imprese”, all’interno del sistema Webtelemaco di InfoCamere – Servizi e-gov, dalle ore 12:00 del 5 dicembre 2022 alle ore 21:00 del 31 luglio 2023 con la compilazione dei moduli previsti e scaricabili dal sito ufficiale della Camera di Commercio di Latina e Frosinone.