Roma, 11 settembre 2023. Le agenzie di questi ultimi giorni ci hanno parlato di un G20 che si preannunciava con una agenda densa di problemi da affrontare, ma che rischiava di soffermarsi sul tema della crisi Russo-Ucraina.
Sul tavolo delle 20 potenze mondiali altre questioni di primo ordine con un focus privilegiato sul tema ambientale: decabornizzazione e l’uso di energie rinnovabili per la sostenibilità delle produzioni globali sono stati centrali nell’impegno dei Grandi 20 della Terra.
Sventato il rischio di “Ucrainizzare” il G20 di Nuova Delhi: soddisfatto il rappresentante della Russia Lavrov
Il Ministro degli Esteri Russo Lavrov, che partecipa in vece del Presidente Putin (sul quale pende un mandato di cattura da parte della Corte Penale Internazionale) è sembrato uscire dal G20 soddisfatto per essere riuscito ad evitare che l’incontro dello scorso 9 e 10 settembre tra i grandi Paesi della Terra diventasse monotematico sulla crisi Russo-Ucraina.
Secondo l’Agenzia ANSA infatti Lavrov avrebbe definito “un successo” il G20 di New Delhi, concluso con una dichiarazione condivisa da tutti i leader partecipanti ai lavori in cui non c’è una critica diretta all’aggressione di Mosca all’Ucraina. “Siamo riusciti a sventare il tentativo dell’Occidente di ‘ucrainizzare’ l’agenda del vertice”, ha detto Lavrov alla chiusura del summit.
Lavrov in una conferenza stampa a valle del G20 avrebbe inoltre mostrato parole di elogio verso i BRICS che hanno collaborato a sostenere posizioni inerenti le questioni globali e del Sud del Mondo rafforzando la loro posizione all’interno dell’incontro e dimostrando di difendere i loro legittimi interessi.
Una dichiarazione congiunta “a ribasso” quella di condanna dell’aggressione Russa all’Ucraina al G20 indiano
In effetti la dichiarazione congiunta dei Grandi 20 che tutti si aspettavano è un pò sottotono rispetto alla precedente dello scorso novembre 2022.
Stando ai dati riportati dall’agenzia Ansa in effetti si tratterebbe di una formula definita da alcune fonti “annacquata”, mancando di fatto un riferimento netto alla parola “guerra” o “aggressione” della Russia verso l’Ucraina, generando reazioni di disappunto da parte della leadership ucraina. “L’Ucraina è grata ai partner che hanno cercato di includere una formulazione forte nel testo. Allo stesso tempo, il Gruppo dei 20 non ha nulla di cui essere orgoglioso”, ha notato con amarezza Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri ucraino, secondo quanto riportato sempre dall’Ansa.
Cambiamenti climatici e protezione dell’ambiente tra i temi principali del G20
Tra i principali temi trattati dai Grandi 20 del mondo quelli inerenti il cambiamento climatico in atto e la necessità di modificare il paradigma di sviluppo economico globale attraverso l’uso di bio carburanti e della decarbonizzazione per la produzione di energia, privilegiando le rinnovabili.
Lo sforzo che tutti hanno dichiarato di perseguire è quello di triplicare entro il 2030 l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili per limitare l’impatto delle emissioni di CO2.
Non sono emerse invece dichiarazioni ufficiali in merito alla fine dell’utilizzo di combustibili fossili, nonostante le indicazioni Onu in merito.
Nuove Partenership nascono e la Cina rimane a guardare
Durante il summit di Nuova Delhi è stato sottoscritto, con la sponsorship del Presidente USA Biden, il cosiddetto “Partnership for global infrastructure and investment and India-Middle East-Europe economic corridor’) un nuovo progetto di corridoio economico e infrastrutturale per collegare India, Medio Oriente e Europa.
Un duro colpo alla cosiddetta “Via della Seta” Cinese, il cui Presidente Xi Jinping risulta assente al summit come il collega Putin, che aveva in mente la realizzazione ed il completamento di un progetto similare per dare sfogo alle proprie produzioni manifatturiere.
Accordi sul grano e impegni a non attaccare infrastrutture e produzioni alimentari
“Enfatizzando l’importanza di sostenere la sicurezza alimentare ed energetica, noi abbiamo chiesto la cessazione della distruzione militare o di altri attacchi a infrastrutture rilevanti. Abbiamo anche espresso profonda preoccupazione per l’impatto negativo che i conflitti hanno sulla sicurezza dei civili, esacerbando così le fragilità e le vulnerabilità socioeconomiche esistenti e ostacolando una risposta umanitaria efficace”: così nella dichiarazione del G20 in un paragrafo successivo a quello in cui si chiede la piena attuazione dell’accordo sul grano, in cui non si citano i recenti attacchi contro l’Ucraina.
Inoltre l’impegno assunto da tutti è quello più in generale di evitare attacchi verso le produzioni alimentari fertilizzanti e input agricoli provenienti dalla Federazione Russa e dall’Ucraina. Questo è necessario per soddisfare la domanda nei Paesi in via di sviluppo e meno sviluppati, in particolare quelli africani”
Gelo USA – Cina in chiusura del summit
Pechino si è opposta all’idea della prevista presidenza G20 americana nel 2026, seguendo una rotazione consolidata: i funzionari cinesi hanno dato voce a New Delhi alla loro opposizione, ma il tentativo è fallito.
Rimane un segnale di disappunto e di chiusura quello della Cina nei confronti degli Stati Uniti, che lascia intendere palesemente quale sia il livello attuale dei rapporti tra i due Stati.