Da uno studio di Boston Consulting emerge che la quarta rivoluzione industriale si centra sull’adozione di alcune tecnologie definite abilitanti; alcune di queste sono “vecchie” conoscenze, concetti già presenti ma che non hanno mai sfondato il muro della divisione tra ricerca applicata e sistemi di produzione veri e propri; oggi, invece, grazie all’interconnessione e alla collaborazione tra sistemi, il panorama del mercato globale sta cambiando portando alla customizzazione di massa, diventando di interesse per l’intero settore manifatturiero.
Le 9 tecnologie abilitanti definite da Boston Consulting sono:
- Advanced manufacturing solution;
- Additive manufacturing;
- Augmented reality;
- Simulation;
- Horizontal e vertical integration;
- Industrial internet;
- Cloud;
- Cyber security;
- Big Data Analytics.
Un sistema di gestione per la qualità prevede da sempre, sin dalla nascita delle prime edizioni della norma ISO 9001, un piano di formazione ed addestramento e un coinvolgimento importante delle Risorse Umane, al fine di perseguire gli obiettivi del sistema qualità stesso.
Le competenze 4.0 rappresentano la sfida attuale, e non più del futuro, per le nostre care PMI italiane per affrontare il mercato internazionale.
La conoscenza e la competenza sono da sempre al centro dei sistemi di qualità, ma sono da sempre anche concetti sostenuti dall’Unione Europea, che dal periodo della cosiddetta “deindustrializzazione” del nostro continente, si è preoccupata da subito di creare in Europa una piattaforma del “know-how” per non perdere competitività rispetto all’avanzata dei Paesi del Secondo e Terzo Mondo, dove si producono grandi quantità di beni a costi incredibilmente inferiori ai nostri.
Nell’attuale assetto sociale in cui viviamo (“ la cosiddetta società della conoscenza e dell’informazione”), il mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, si rivelano pressoché indispensabili per la promozione e l’accrescimento negli individui della spinta ad apprendere costantemente e cioè lungo l’intero arco della vita (Lifelong Learning).
Questo concetto è ancora più attuale oggi che c’è in atto un cambiamento epocale di paradigmi industriali e di tecnologie che sono al loro servizio.
I nuovi sistemi di produzione e i sistemi di gestione aziendali improntati e basati sulla travolgente trasformazione digitale, che sta investendo tutti i settori produttivi, soprattutto nel mondo Occidentale, ma non solo, devono essere gestiti da persone, che dovranno essere opportunamente formate ed addestrate.
Il nodo cruciale sembra essere proprio questo: le tecnologie abilitanti Industria 4.0 oggi esistono e possono essere acquistate da tutti, il punto è utilizzarle in modo efficace e rendere partecipi i lavoratori al cambiamento.
Senza una opportuna gestione del cambiamento non si può pensare di poter sfruttare fino in fondo l’enorme potenziale di opportunità di efficacia ed efficienza aziendale dato dalle tecnologie della produzione digitale.
Le PMI italiane oggi sono fortemente motivate con incentivi economici ad investire in formazione: dai Fondi Strutturali messi a disposizione sull’Asse Adattabilità (dei lavoratori) dall’Unione Europea e gestiti dalle Regioni, ai Fondi Interprofessionali, al credito di imposta Formazione 4.0, non si può pensare di attendere ancora e avviare percorsi di affiancamento e cambiamento di mentalità, in primis nel management aziendale e poi in tutti i team di lavoro.