“Scusi, disturbo?“
Quante volte, magari al telefono, abbiamo iniziato una conversazione con queste parole. Il fine era quello di risultare gentili ed educati, ma l’effetto rimandava a un elemento negativo. Se anche la chiamata non fosse giunta in un momento inopportuno, soltanto attivare nel cervello altrui la parola “disturbo” ha fatto sì che pensasse a qualcosa di sconveniente e spiacevole.
Una efficace comunicazione deriva anche dalla scelta delle parole da usare. È per questo che anche in una banale conversazione bisogna soltanto usare parole positive. Il nostro pensiero può fuoriuscire in molti modi. Pensiamo a quali possano essere i modi migliori per trasmettere il messaggio nella maniera più felice che ci sia.
Farci associare a qualcosa di positivo darà all’altro un input gradevole su di noi. Per cui, anche se dubitiamo di disturbare, perché non iniziare la telefonata chiedendo “Ciao, come stai?“, “Stavo pensando a te perché ho letto una frase profonda e mi ha ricordato il tuo carattere” o altre frasi felici? Qualsiasi tipologia di comunicazione dobbiamo trasmettere ne gioverà, e con essa la nostra reputazione. Comunicare è anche negoziare.
Richiamare pensieri felici aumenterà le probabilità di riuscita della nostra negoziazione. Ora, veicola un messaggio pensandolo più volte fino a tirarlo fuori usando solo parole positive e noterai che le conseguenze saranno senz’altro migliori.
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