Il testo che è passato alle due camere proprio alla fine del 2022 non riporta però alcuna novità in merito ai credit-tax riferiti all’Industria 4.0, uno strumento che nel periodo 2020-2022 ha incentivato moltissimo le aziende, specie le PMI, ad investire nel rinnovo del proprio parco macchine contribuendo non poco al miglioramento della produttività ,efficienza ed efficacia delle piccole industrie del Made in Italy.
Attualmente sappiamo che per il 2022 è stato concesso, grazie alla precedente Legge di Bilancio 2021, un credito di imposta pari al 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, al 20% per investimenti da 2,5 a 10 milioni e al 10% per investimenti fra 10 e 20 milioni.
Rispetto al 2021, le prime due aliquote sono state abbassate (dal 50 al 40; dal 30 al 20), mentre la terza è rimasta uguale.
La Legge di Bilancio del 2021 già prevedeva un progressivo abbassamento delle aliquote per il periodo che va dal 2023 fino al 2025 (compresi i beni strumentali ordinati con acconto di almeno il 20% entro fine 2025 con consegna fino al 30/06/2026):
- 20% per investimenti fino a 2,5 mln
- 10% per investimenti da 2,5 a 10 mln
- 5% per investimenti tra 10 e 20 mln
Non essendoci dunque nella Legge di Bilancio 2023 cenni in merito alle aliquote Industria 4.0 per il prossimo triennio queste rimarranno invariate rispetto a quanto già previsto dalle Legge di Bilancio 2021, con i numeri qui sopra riportati.
L’unica nota positiva è che ci sarà più tempo, fino al 30 settembre 2023, e non come in precedenza previsto, fino al 30 giugno 2023, per incassare i crediti con aliquota del 40% per gli investimenti prenotati entro fine 2022.
Una magra consolazione, in attesa, come già promesso dal Governo e dal Ministro Urso del MISE, di valutare con provvedimenti successivi un nuovo aumento almeno ai livelli 2022 delle aliquote del credito di imposta per continuare a stimolare gli investimenti delle aziende manufatturiere e proseguire nell’opera appena iniziata di svecchiare il parco macchine delle imprese di produzione e renderle compliance ai dettami dell’Industry 4.0