Il disegno di legge di Bilancio 2022, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 ottobre 2021,
prevede tra le misure più attese la proroga del Superbonus al 110% e delle altre
agevolazioni edilizie, seppur con scadenze differenziate e nuovi limiti.
Secondo quanto anticipato nel comunicato diramato dal Governo e contenuto nella bozza del
provvedimento, che dovrà essere confermato da Camera e Senato durante l’iter
parlamentare, le detrazioni Irpef in ambito immobiliare vengono così riformulate:
• il Superbonus 110% è prorogato al 2023 per i condomini e gli IACP, con
riduzione a scalare della detrazione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025;
• per le abitazioni unifamiliari l’incentivo al 110% è prorogato fino al 2022, ma
solo se:
a. gli interventi sono eseguiti da persone fisiche che alla data del 30 settembre 2021
avevano effettuato la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) prevista dal
comma 13-ter dell’art. 119 D.L. n. 34/2020, ovvero, per gli interventi comportanti la
demolizione e la ricostruzione degli edifici, avevano già avviato le relative formalità
amministrative per l’acquisizione del titolo abilitativo;
b. gli interventi sono eseguiti da persone fisiche con un ISEE non superiore a 25.000
euro annui che eseguono interventi su unità immobiliari adibite ad abitazione
principale;
• prorogate fino al 2024 tutte le agevolazioni diverse dal 110%: detrazione Irpef per
le ristrutturazioni (dal 36 al 50%), sismabonus (dal 50 all’85%), ecobonus (dal
50 al 70 e 75%), eco-sismabonus (80 e 85%), bonus verde (36%) e bonus
mobili (50%), quest’ultimo con riduzione del tetto massimo di spesa a 5.000 euro
per tutte le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024;
• proroga di un anno per il bonus facciate, ma con riduzione della detrazione
spettante dal 90 al 60%.
Altra novità di rilievo contenuta nel disegno di legge di Bilancio 2022 è la proroga sino al
2025 anche delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura, di cui all’art. 121
del D.L. n. 34/2020, ma soltanto nell’ambito del Superbonus al 110%, con esclusione
di tutte le altre misure agevolative a partire dal 1° gennaio 2022.